Martedì sera: arrivo al teatro Grassi alle 19.30, giusto in tempo per scegliere il mio posto tra le prime file, quello che mi assegnano non mi piace mai e io so che statisticamente qualche rinunciatario abbonato mi lascerà il suo posto. Lo spettacolo inizia e mi piace, è veloce nei suoi 3 tempi. L'unica pièce di Strindberg che avevo visto in passato era La signoria Julie, al teatro Litta, lento, noiso, pesante. De Il Padre di Massimo Castri rimane impressa l'altissima, cupa, nordica stanza, che si volge al pubblico in ogni atto da un angolo diverso. Rimane impressa la straordinaria bravura dell'attore protagonista, Umberto Orsini, padre, marito, ex bambino, uomo succube di tutte le sue donne. Ma la cosa più curiosa, per me, è l'interpretazione della figlia, che recitava esattamente come Paola Cortellesi quando fa la cretina. Chissà perchè...?
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